Zoo Cares

Tra i punti cardine di un buon addestramento del proprio amico a quattro zampe, l’allenamento al rifiuto di un’esca avvelenata è fondamentale per permettere al cane di salvarsi la vita.

Purtroppo, infatti, non sono rari i malintenzionati che mettono in pratica questi atteggiamenti al fine di sbarazzarsi degli animali che gli causano fastidio – in modo particolare i cani da guardia – attirandoli con bocconcini o polpette piene di veleno.
Affinché l’addestramento del cane al rifiuto di un’esca avvelenata ottenga i risultati sperati, occorre seguire alcune regole fondamentali. Vediamole insieme.

Innanzitutto, bisogna cominciare con l’abituare il cane ad assumere cibo soltanto in determinati orari, e mai fuori pasto, addestrandolo a prenderlo sempre dalla stessa ciotola, possibilmente collocata sempre nello stesso posto. Anche durante la fase di addestramento, che prevede cibi-premio per l’animale, sarebbe meglio utilizzare sempre la ciotola, evitando il più possibile di porgere il cibo al cane con le proprie mani.
Per far sì che il cane non senta lo stimolo della fame in orari diversi da quelli stabiliti, è quindi importante che la quantità di cibo somministrato sia sempre sufficiente a saziarlo.
Una buona norma è anche quella di non dare mai da mangiare al proprio cane mentre si siede a tavola, per fargli capire che deve starsene buono al proprio posto, e vietare ad amici e parenti di offrirgli del cibo dalle proprie mani, negli orari dei pasti come al di fuori.
Fondamentale, quindi, è impedire al cane di raccogliere cibo da terra durante le passeggiate.
Fatte proprie queste sane abitudine, il cane sarà quindi pronto per essere addestrato al rifiuto di un’esca avvelenata. Per recepire correttamente l’insegnamento, l’animale deve avere almeno 8 mesi di vita.
Una tecnica di addestramento molto efficace consiste nel fare in modo che il cane associ il fatto di mangiare il cibo raccolto da terra a qualcosa di disgustoso. Per far sì che questo accada, bisogna ricorrere all’aiuto di una persona che il cane non conosce, che dovrà lanciargli dei bocconi dal sapore cattivo, che il cane quindi tenderà a rifiutare sputandoli.
Altri metodi, poi, prevedono il ricorso a rumori forti e fastidiosi da provocare quando il cane si avvicina all’esca. L’obiettivo è sempre quello rendere spiacevole il momento in cui il cane decide di avvicinarsi all'esca.

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