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Arrivo di un cucciolo in casa: come prendersene cura

Dopo averlo tanto desiderato l'arrivo di un cucciolo in casa è sicuramente una grande gioia. Questo però non significa che sia tutto una festa: per accoglierlo al meglio è infatti necessaria un'accurata preparazione.

Prima del grande giorno bisogna ricordare che gattini e cagnolini tendono a essere molto curiosi e a buttarsi a capofitto nell'esplorazione, pertanto è necessario adeguare gli spazi. Provare a immaginare come il cucciolo vedrà e vivrà la casa non appena arriverà è il primo passo da fare per accertarsi che stia bene.

In primis, sono da spostare tutti i detergenti, gli acidi e i saponi pericolosi che si usano per pulire la casa, ricollocandoli verso l'alto o comunque in luoghi inaccessibili per il cucciolo, che potrebbe farsi male giocandoci o addirittura ingerendoli.

Occhio anche ai cavi elettrici scoperti: bisogna provvedere a metterli in sicurezza onde evitare spiacevoli incidenti. Se c'è la necessità, almeno per i primi tempi, di confinare il cucciolo in determinate aree è bene attrezzarsi con cancelletti e reti e accertarsi che nell'area a lui dedicata non ci siano pericoli.

Una volta adeguata la casa, bisognerà procurarsi tutto il necessario per fare in modo che il gattino o il cagnolino si trovino immediatamente a proprio agio, a partire dal cibo puppy, pensato proprio per la dieta dei più piccoli, e dalle ciotole per l'acqua e per il cibo.

Necessaria anche una cuccia che funga da tana/rifugio, con all'interno un cuscino comodo. La prima notte il cucciolo potrebbe avere paura, dunque sarebbe bene armarsi anche di borsa dell'acqua calda, che può fornirgli conforto.

Per i gattini andrà collacata anche una lettiera con l'apposita sabbietta, che nei primi mesi del cucciolo non deve avere un profumo non troppo forte. Ciotole, cuscino e lettiere vanno posizionate in luoghi possibilmente fissi, in modo tale che il cucciolo le prenda sempre come punto di riferimento.

Altri elementi imprescindibili sono il collare con la targhetta identificativa e, per il cane, un guinzaglio. Una volta in possesso di tutta questa “strumentazione” occorrerà solo ricordare che il cucciolo è molto fragile e tende a spaventarsi spesso: se è possibile è bene non lasciarlo solo per troppo tempo e non fare movimenti troppo bruschi, onde evitare stress.

8 Febbraio 2019
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Come capire il linguaggio dei gatti

Lunatici, sfuggenti e diffidenti, i gatti sono animali estremamente affascinanti da osservare e da comprendere.

Ma come fare a interpretare le mille sfumature del loro carattere e i significati del loro particolare linguaggio? Un’efficace comprensione nasce innanzitutto da un’acuta osservazione e da un ascolto attento.

Per cominciare, è bene concentrarsi sul miagolio. Spesso finalizzato a richiamare l’attenzione, il miagolio può essere usato dal gatto anche per chiedere del cibo o per esprimere gratitudine, come nel caso delle fusa, particolari versi simili a brontolii emessi dall’animale per manifestare contentezza. Il miagolio, quindi, si fa più aggressivo in situazioni di combattimento, e più energico e acuto durante il corteggiamento.

Oltre al miagolio, i gatti comunicano anche con i morsi, che possono essere teneri e giocosi, nell’ambito di un contesto ludico, oppure difensivi, nelle situazioni in cui l’animale percepisce minaccia di pericolo.

Importantissimo è anche lo sguardo del gatto. Grandi e comunicativi al massimo, gli occhi del felino sono lo specchio fedele del suo stato d’animo. Per esempio, le pupille dilatate sono segno evidente di paura, mentre se il gatto le rimpicciolisce significa che è particolarmente teso e ansioso; inoltre, se le pupille sono tonde il gatto è sereno, e lo è ancor di più se gli occhi appaiono socchiusi.

Passando alle orecchie, si possono notare diverse sfaccettature di movimento. Se il gatto tende a ruotarle vuole esprimere curiosità, mentre se le porta verso il basso e le piega all’indietro comunica ostilità.

Quando poi il micio si struscia sul corpo di una persona intende manifestare la propria amicizia e fiducia marcando il soggetto degno del suo rispetto tramite le ghiandole che si trovano sul suo muso e che rilasciano particolari ferormoni.

Infine, restano da osservare coda e zampe. Una coda bassa e rilassata indica tranquillità, alta e dritta esprime felicità; al contrario, se la coda è nascosta tra le zampe posteriori è indice di paura, se invece il gatto la agita significa che qualcosa lo turba.

Per quanto riguarda le zampe, se il gatto ne solleva una appoggiandola sulla persona vuol dire che sta chiedendo cibo oppure coccole, e se addirittura si mette a pancia in su con le zampe all’aria significa che si fida al massimo di chi gli sta intorno.

14 Giugno 2018
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