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Gatti e gravidanza: la convivenza è possibile

Sei in dolce attesa e ti è stato consigliato di separarti dal tuo amico felino durante la gravidanza?

Durante il periodo della gravidanza, le domande e le preoccupazioni aumentano, ed è normale interrogarsi su tutto ciò che sta intorno a noi durante questo periodo delicato.

Spesso quando si è  in possesso di un gatto e si scopre di aspettare un bebè la prima raccomandazione che viene fatta è quella di separarsi dal nostro gatto, ma in realtà questa raccomandazione non ha basi!

Quando sei incinta puoi stare con i gatti? La risposta è assolutamente sì! 

Non serve separarsi dal proprio amico peloso, ma è importante informarsi sulla sua gestione e cura durante la gravidanza.

Spesso una delle tante preoccupazioni è quella di contrarre la Toxoplasmosi in gravidanza perché tale parassita potrebbe provocare danni allo stato di salute del bambino. 

Chiariamo cos’è e Come evitare la Toxoplasmosi durante la gravidanza.

La toxoplasmosi è una malattia causata dal parassita Toxoplasma Gondii, può contagiare sia animali che persone, è importante sapere che il contagio non avviene solo tramite i gatti, ma anche attraverso il consumo di cibo contaminato come carne cruda o poco cotta,verdure lavate male o latticini non pastorizzati.

Durante il periodo della gravidanza è consigliabile evitare attività di giardinaggio perché il terreno potrebbe essere infettato.

Le possibilità di contrarre la toxoplasmosi dal proprio gatto casalingo sono molto basse, soprattutto se il felino non ha mai avuto contatti con l’esterno (perché spesso viene contratta dopo aver ingerito carne cruda, da animali portatori del parassiti oppure uova rilasciate nell’ambiente).

Pertanto la convivenza con i gatti è assolutamente sicura e con  alcune semplici precauzioni si può continuare a godere della compagnia del nostro compagno a quattro zampe durante questa dolce attesa!

Ecco a te 5 semplici consigli da seguire se sei incinta e ha un gatto:

  1. Evita di pulire la lettiera del tuo gatto, perché il parassita si riproduce all’interno del suo intestino e successivamente eliminato tramite le feci, oppure se non è possibile usa guanti per la pulizia. 
  2. Mantieni costante la pulizia dei giochi del tuo gatto
  3. Tieni sotto controllo regolarmente la salute del tuo amico felino, tramite visite e vaccini.
  4. Limita il suo contatto con l’ambiente esterno ed evita di dare carne cruda al tuo gatto
  5. Goditi la gioia della sua presenza e concedigli tante coccole e affetto!

L’arrivo di un nuovo membro della famiglia è una gioia, ma nonostante le tante preoccupazioni ricordiamoci che abbandonare il nostro amico peloso non è la soluzione giusta.

La sua presenza è un legame prezioso che porterà solo gioia e serenità all’interno della famiglia, gatti e neonati possono convivere serenamente e affezionarsi gli uni agli altri.

Per scoprire ulteriori curiosità e consigli rivolgiti a noi di Zoo Service: nei nostri punti vendita troverai personale competente e specializzato e una vasta scelta di prodotti  per la cura del tuo amico felino!

9 Aprile 2024
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SOS Gatti sul divano: come evitare

I gatti sono animali davvero affascinanti e spesso complessi: amano fare le cose a modo loro e senza dubbio l’indipendenza è il loro tratto distintivo.

I gatti sono per natura animali molto puliti, passando molto tempo a prendersi cura del loro pelo e la loro agilità è davvero degna di nota! Saltando e arrampicandosi ovunque in casa, anche in posti che pensavi fossero fuori portata, si confermano dei veri atleti da appartamento.

Per questo motivo i gatti sono noti per la loro capacità di combinare guai: tra un salto e un altro spesso graffiano mobili per aggrapparsi alle superfici, per affilare i loro artigli o semplicemente per giocare. In questo articolo vediamo insieme come evitare i graffi del gatto sul divano e perché acquistare un tiragraffi.

Che cosa fare se il gatto graffia il divano? 

Ecco a voi alcuni semplici consigli per evitare che il divano si rovini con i graffi del gatto.

Come prima cosa è importante rendere l'ambiente favorevole ai bisogni naturali del tuo amico felino, arricchendo l’ambiente con tanti giochi e distrazioni il vostro gatto avrà sempre qualcosa di interessante con cui distrarsi.

Il secondo step, decisamente più importante, è quello di procurarsi un tiragraffi!

A cosa serve il tiragraffi?

Il tiragraffi è una struttura robusta che potete trovare in varie forme e grandezze, rivestita di un materiale creato appositamente per attirare il vostro gatto. 

Il tiragraffi non è solo un gioco, ma è un accessorio essenziale per il benessere del vostro amico felino, infatti, il suo obiettivo è quello di fornire una superficie per limare i suoi artigli, perfetto per soddisfare il suo istinto naturale di graffiare e arrampicarsi.

Ti consigliamo di posizionare il tiragraffi vicino al divano o in luoghi dove il gatto ha già graffiato, per cui sarà facile per lui cambiare abitudini e spostare la sua attenzione verso il nuovo oggetto.

E se il tiragraffi non dovesse funzionare, ci sono altri metodi per allontanare i gatti dal divano.Per far cambiare abitudine al vostro amico felino e limitare i danni, un’alternativa accattivante al tiragraffi potrebbe essere quella di utilizzare dei prodotti repellenti specifici per allontanare i gatti.

Cosa spruzzare per allontanare il gatto dal divano?

Il mercato oggi offre un’altra serie di alternative per debellare il problema, attraverso l’uso di uno spray disabituante specifico, non pericoloso per animali, esseri umani e piante.

Lo spray emana odori che sono sgradevoli all’olfatto del vostro amico peloso: lo spray va applicato sul divano, sulle tende o comunque in spazi che preferite che il vostro gatto non occupi. 

Questo consiglio vi aiuterà molto a modificare le abitudini del vostro felino.

Vi ricordiamo che il gatto nonostante sia un animale indipendente necessita di cure, attenzioni e particolare pazienza per adattarsi a nuove abitudini! Se avete bisogno di ulteriori consigli sull’educazione del vostro amico felino rivolgiti a noi: da Zoo Service trovi sempre l’assistenza di cui hai bisogno e un’ampia scelta di tiragraffi e giochi per gatti adatti a tutte le esigenze.

12 Marzo 2024
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gatto e neonato

Gatti e neonati: consigli sulla convivenza

L’arrivo in casa di un bambino segna sicuramente un grosso cambiamento per le abitudini di ogni famiglia. Fra le mille questioni a cui prestare attenzione, importantissima risulta quella relativa alla gestione degli animali domestici, specie quando si parla di gatti. Ecco qualche consiglio sulla gestione della convivenza tra gatto e neonato.

Costruire ex novo un rapporto fra un neonato e il felino non è una cosa del tutto semplice, ma è possibile facilitare questo approccio attraverso piccoli espedienti e accorgimenti.

Come fare abituare il gatto a un neonato?

La prima cosa da fare, dopo la nascita del piccolo, è quella di creare familiarità fra il suo odore e il fiuto del gatto. Per questo sarebbe saggio fargli odorare un vestito o un lenzuolo usato dal bambino, così da poter “accorciare metaforicamente” le distanze fra i due. Accertarsi quindi che il neonato non possegga forme di allergia al pelo dell’animale e, in caso, rivolgersi immediatamente al medico.

Necessario inoltre stabilire delle “regole” con il cucciolo, affinché impari a muoversi nel proprio spazio, senza invadere quello del piccolo. Ciò implica stabilire chiaramente le aree consentite e vietate, aiutando il gatto a comprendere come comportarsi intorno al nuovo arrivato. Introduci gradualmente il gatto a queste regole, utilizzando rinforzi positivi come premi o attenzioni quando rispetta gli spazi designati. Se il gatto mostra comportamenti indesiderati, come tentativi di invasione dello spazio del neonato, correggi immediatamente con gentilezza.

Al primo avvistamento, il felino, in quanto curioso per natura, si avvicinerà sospettoso al bebè. A seconda del tipo di rapporto con l’animale, sarà necessario scegliere se permettere un contatto fra i due o evitarlo, almeno per i primi tempi. In entrambi i casi, andrebbe prediletto un atteggiamento dolce e comprensivo. Un rimprovero violento e spaventoso rischia di compromettere sul nascere la relazione fra gatto e neonato e allungare i tempi della familiarità. Attenzione anche allo stato di agitazione e di stress del gatto. Qualora l’animale si mostrasse irrequieto, sarebbe opportuno allontanare il bambino per evitare il verificarsi di spiacevoli incidenti.

Inoltre, per quanto affettuoso e addomesticato sia, si tratta pur sempre di un animale. Ecco perché sarebbe opportuno renderlo il meno “pericoloso” possibile: una precauzione potrebbe essere quella di tagliargli le unghie, evitando che possa graffiare – anche inavvertitamente – il bambino. La presenza del piccolo dovrebbe quindi determinare un aumento di attenzioni anche nei confronti della salute del gatto. Opportuno pertanto procedere con visite mediche periodiche e le dovute vaccinazioni.

L'immunizzazione adeguata è cruciale per prevenire malattie e mantenere il gatto in salute, specialmente in un contesto familiare che coinvolge un neonato. Integra questa attenzione alla salute nel tuo programma familiare, rendendola una pratica regolare. Questo non solo contribuirà al benessere del gatto, ma garantirà anche un ambiente più sicuro per il neonato, riducendo potenziali rischi di trasmissione di malattie.

Per ultimo, ma non per importanza, accertarsi che il neonato non possegga forme di allergia al pelo dell’animale e, in caso, rivolgersi immediatamente al medico.

Ma vediamo come comportarsi prima che arrivi il bambino, e dunque come fare con i gatti in casa se sei in gravidanza.

Quando sei incinta puoi stare a contatto con i gatti?

Sì puoi stare a contatto con il tuo gatto senza problemi. Tuttavia, occorre lavarsi accuratamente le mani dopo aver cambiato la lettiera o meglio, lasciare che sia qualcun altro a farlo. Il veterinario può comunque verificare con un semplice test se il tuo gatto ha contratto l’infezione, così da toglierti ogni dubbio.

Il personale di Zoo Service, nei vari punti vendita, è sempre a disposizione per eventuali chiarimenti e suggerimenti per l'acquisto dei prodotti adeguati alle singole esigenze di ogni animale.

Se stai cercando i migliori prodotti per il benessere del tuo animale domestico, puoi rivolgerti ai punti vendita ZooService di Palermo e Trapani. Qui troverai una vasta gamma di prodotti selezionati con cura per garantire la massima qualità e il miglior rapporto qualità-prezzo.

30 Gennaio 2024
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Come scegliere croccantini di qualità: l'alimentazione giusta per il tuo pet

Il tuo pelosetto è pronto per un banchetto dai sapori gustosi? Trovare i croccantini giusti per il tuo amico a quattro zampe è essenziale per garantirgli una vita sana e felice. Scopriamo come fare la scelta migliore per nutrirlo al meglio ed esploriamo insieme il delizioso mondo dell'alimentazione pet-friendly!

Prima di immergerci nel vasto mondo dei croccantini, è fondamentale distinguere le diverse esigenze alimentari tra cani e gatti. Proprio come noi umani, i nostri amici pelosi hanno gusti e necessità differenti, anche quando si tratta di cibo. Mentre i cani sono generalmente onnivori e possono mangiare una varietà di alimenti, i gatti sono carnivori obbligati, il che significa che necessitano di una dieta ricca di proteine animali. Quindi, quando cerchi di capire come scegliere i croccantini per il tuo amico a quattro zampe, assicurati di prendere in considerazione le specifiche esigenze della sua specie.

Per garantire il massimo benessere al tuo amico a quattro zampe, ricorda sempre di leggere attentamente le etichette degli alimenti. Gli ingredienti principali sono quelli elencati per primi. In questo, noi di Zoo Service stiamo attenti a scegliere prodotti di qualità contenenti alimenti BIO come pollo, manzo, agnello e maiale. Inoltre evita le sigle generiche come 'carne' o “ingredienti animali” e scegli l'autenticità delle etichette che specificano le varietà di carne. Infatti, la chiave per una dieta sana sta proprio nella scelta consapevole degli ingredienti.

Parlando di gatti, la chiave per mantenerli in salute è fornire loro una dieta ricca di proteine di alta qualità. I gatti traggono molti benefici da una dieta basata sulla carne, in quanto fornisce loro gli aminoacidi essenziali di cui hanno bisogno per mantenere la loro struttura corporea ed essere in salute. Cerca croccantini formulati con ingredienti come pollo, pesce o carne magra, evitando alimenti con eccessivi carboidrati o riempitivi artificiali. Ricordati sempre: la tua palla di pelo merita solo il meglio!

Le migliori crocchette per cani

Passiamo ora ai nostri amici a quattro zampe scondinzolanti. Quando si tratta di croccantini per cani, la scelta può essere vasta. La chiave qui è concentrarsi su alimenti equilibrati che soddisfino le esigenze specifiche del tuo cane in base alla sua taglia, età e livello di attività. I cani più grandi potrebbero beneficiare di crocchette che promuovono la salute delle articolazioni, mentre i cuccioli potrebbero avere bisogno di un mix con nutrienti essenziali per la crescita. Opta per marchi affidabili con ingredienti di alta qualità, come carne magra, cereali integrali e antiossidanti.

Scegliere i croccantini giusti per il tuo amico a quattro zampe può sembrare una sfida, ma con un po' di ricerca e attenzione alle sue esigenze specifiche, puoi garantirgli una dieta equilibrata e deliziosa. Ricorda sempre che il benessere del tuo animale dipende anche da una corretta alimentazione. Fai la scelta giusta e goditi ogni momento con il tuo fedele pelosetto!

 

12 Dicembre 2023
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Giochi per gatti: divertimento e stimolazione mentale

Giocare con il proprio gatto è molto più che una semplice attività ricreativa, è un momento fondamentale qualunque sia la loro età. Oltre a fornire divertimento e intrattenimento, ha numerosi vantaggi per il benessere fisico e mentale dei nostri piccoli animali ed è anche un ottimo metodo per rafforzare il legame con i padroni, migliorandone la relazione.

Ci sono numerosi giochi divertenti e stimolanti che si possono fare con il proprio gatto, come per esempio:

  • Palle rotolanti: i gatti amano inseguire oggetti in movimento, quindi le palle di lattice o altri materiali possono essere un'ottima scelta.
  • Circuiti, tunnel e giocattoli da caccia: questa categoria di giochi è eccellente per mantenere attiva l'attenzione dei gatti e stimolare il loro istinto da predatori.
  • Giochi nascondino: nascondere dei piccoli premi o crocchette in diversi punti della casa e lasciare che il gatto li trovi. Questo gioco li stimola mentalmente e li intrattiene.

É bene tenere presente che i gattini più piccoli necessitano più attenzioni e giochi adattati alla loro età, che favoriscano lo sviluppo delle loro capacità motorie e cognitive. Potrebbe essere un’ottima idea regalare al nostro gattino un piccolo peluche da mordicchiare, ma anche una semplice pallina può risultare molto divertente per i cuccioli: possono inseguirla, saltarci sopra e giocarci per ore.

Non esiste un gioco che sia perfetto per tutti i mici, ogni gatto è diverso e ha i suoi gusti e le sue preferenze. Alcuni adorano inseguire le palline, altri preferiscono giocattoli che possono mordere e strappare, altri ancora amano arrampicarsi sugli indispensabili tiragraffi. Basterà osservare attentamente il comportamento del nostro animaletto per scoprire quali giochi preferisce.

Attraverso il gioco, permetterai al tuo gatto di mantenere una buona salute e sarà oltretutto un’occasione per rafforzare il vostro legame, creando momenti di gioia e complicità.

Se stai cercando prodotti di qualità per il tuo amato animale domestico, puoi rivolgerti ai punti vendita Zoo Service di Palermo e Trapani. Troverai una vasta gamma di prodotti selezionati con cura al miglior rapporto qualità-prezzo.

24 Agosto 2023
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Zoo Service - pulci e zecche

Pulci e zecche: un'estate felice per cani e gatti

L'estate è il periodo perfetto per trascorrere piacevoli momenti all'aperto con i nostri amici animali. Tuttavia, le alte temperature non sono gradite solo a noi, ma anche a fastidiosi parassiti come pulci e zecche, che possono causare problemi di salute ai nostri pelosetti a quattro zampe.

Questi sgradevoli parassiti, seppur simili, presentano delle differenze distintive. Le pulci e le zecche sono entrambe parassiti esterni, le prime sono insetti piccoli, neri e senza ali che si nutrono del sangue degli animali. Le zecche, d'altra parte, sono aracnidi con otto zampe, di colore marrone scuro o nero, che oltre al sangue degli animali, si nutrono anche di quello degli esseri umani.

Le pulci e le zecche non sono solo fastidiose, ma possono anche trasmettere malattie pericolose agli animali colpiti. Alcune delle più comuni trasmesse dalle pulci sono:

  • Dermatite allergica: causano reazioni allergiche sulla pelle dei cani e dei gatti, provocando prurito, irritazione e infiammazione.
  • Tenia: trasmettono il verme della tenia agli animali, che può causare disturbi intestinali.
  • Bartonellosi: questa malattia batterica può essere trasmessa alle persone dagli animali infestati e può causare sintomi come febbre, mal di testa e eruzioni cutanee.

Parassiti come le zecche, invece, possono essere causa di ehrlichiosi che generano nell’animale febbre e dolori articolari. Tale malattia provoca un’infezione dei globuli rossi, compromettendone il funzionamento e distruggendo le piastrine, arrivando a causare la morte dell’animale infetto.

Nonostante le pulci e le zecche possano essere presenti in tutti i periodi dell’anno nelle abitazioni a causa delle favorevoli condizioni ambientali, sono molto più comuni nei mesi caldi, durante i quali i cani che frequentano spazi aperti come parchi o prati sono più suscettibili all'infestazione

È fondamentale prendere sul serio la presenza di pulci e zecche ed intervenire subito qualora dovessimo riconoscerne la presenza attraverso sintomi come: prurito intenso, perdita di pelo o piccole macchie rosse o nere sulla pelle dei nostri animali.  

Purtroppo, questi parassiti sono diventati sempre più resistenti ai prodotti chimici tradizionali. Pertanto, se si sospetta che il cane o il gatto siano stati attaccati è opportuno contattare il veterinario, che sarà in grado di consigliare i prodotti più adatti, come lozioni, spray e collari specifici.

Quando si sceglie tra prodotti chimici e naturali, è importante considerare lo stato di salute dell'animale. Se il cane o il gatto ha allergie o una cute particolarmente sensibile, potrebbe essere preferibile optare per prodotti naturali, come quelli a base di olio di neem, che hanno un'azione lenitiva. Tra i prodotti chimici più comuni, invece, ci sono quelli a base di fipronil o fipronil + (S)-methoprene, che possono essere utilizzati sia per i cani che per i gatti.

In ogni caso, la prevenzione rimane l'approccio più efficace nella lotta contro pulci e zecche. É fondamentale effettuare regolari controlli sul nostro amico a quattro zampe, specialmente al ritorno da una passeggiata all'aperto. Altrettanto importante è il trattamento periodico dei cani e dei gatti con un antiparassitario specifico, non limitandosi solamente al periodo estivo, ma estendendo la protezione per tutto l'anno.

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31 Luglio 2023
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coronavirus cani 2

COVID-19: stress da quarantena anche per cani e gatti

Sono sempre i nostri fedeli amici e, soprattutto in questo periodo, ci hanno aiutato a rendere più piacevole il nostro confinamento in casa tra giochi e coccole e, a dirla tutta, grazie a loro siamo anche usciti a prendere una boccata d’aria per la passeggiatina quotidiana.

La pandemia in atto e le attuali disposizioni precauzionali hanno cambiato enormemente le nostre abitudini e il nostro stile di vita e , di conseguenza, anche quelle dei nostri amati pelosi che non sono in grado di gestire da soli le novità

Anche loro si sono resi conto che c’è qualcosa che non va. C’è un atmosfera diversa e ci sono cambiamenti nelle loro abitudini e nella vita quotidiana – ad esempio, tutti i membri della famiglia sono a casa… sempre!

Il confinamento a cui siamo stati tenuti ci ha costretti a grossi cambiamenti che hanno causato forti stress. Alla stessa maniera i nostri cani (ma anche i gatti) hanno bisogno di prevedibilità e comportamenti coerenti, e ogni volta che c’è un cambiamento improvviso anche loro si stressano.

Pian piano però le nostre vite torneranno alla solita routine scandita dagli orari di lavoro e anche i nostri amici si dovranno riabituare a non vederci tutto il giorno e a non trascorrere più tanto tempo con noi.

Occorre prepararli e accompagnarli al “ritorno alla normalità”  consentendogli di trascorrere un po’ di tempo da soli. È un processo graduale che insegna all'animale che le assenze possono essere una forma di sicurezza. Qualcosa che si può fare anche in piccoli appartamenti, con brevi separazioni in alcuni spazi della casa, lasciandolo ad esempio in una stanza, mentre noi ci muoviamo altrove o facendo delle finte uscite sul pianerottolo di casa.

Se abbiamo iniziato a giocare un po’ di più con i nostri animali in questo periodo, loro ne saranno molto contenti. Quindi, dopo il rientro al lavoro, cerchiamo di mantenere quei momenti di gioco e di non tornare alle vecchie pigre abitudini. Ma, se non è possibile, allora è il caso di ridurre gradualmente le attività che facciamo insieme a cani e gatti durante la fase due.

28 Aprile 2020
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addestramento di un gatto è possibile

L'addestramento di un gatto è possibile?

Quando si parla di addestramento di animali il pensiero corre subito al cane: si tende infatti a pensare che i mici siano troppo indipendenti per poter ricevere indicazioni o eseguire comandi. Invece l'addestramento di un gatto è possibile, anche se sicuramente più difficile.

Attenzione, però: addestrare un gatto non significa educarlo. Un gatto educato è un gatto che segue le normali regole casalinghe che l'addomesticamento richiede per una sana convivenza, come il non saltare sul tavolo mentre si mangia, non distruggere gli oggetti, non fare agguati pericolosi agli ospiti o non fare i bisogni fuori dalla lettiera.

Un gatto addestrato, invece, è un gatto che ripete determinati comportamenti dietro comando. Questi comportamenti non sono semplicemente guidati, sono a tutti gli effetti impartiti e richiedono un lungo periodo di pratica prima di essere eseguiti senza resistenze.

Per addestrare un gatto bisogna armarsi di molta pazienza e ricordarsi che si tratta di un animale molto differente dal cane, in termini di atteggiamento, istinto e obbedienza. Per tenerlo presente basta guardare alla storia: l'uomo iniziò ad addomesticare i gatti circa 9000 anni fa, allo scopo di fargli eliminare i topi.

L'uomo scelse i gatti per via delle loro spiccate abilità strategiche e per il talento nella caccia in solitaria, che i cani non possedevano. E già allora prese conoscenza di una cosa: i gatti agivano solo se ottenevano in cambio stimoli e cibo e si allontanavano (in alcuni casi definitivamente) se venivano ripresi.

Ancora oggi, il gatto risponde ai comandi alle stesse condizioni: non si accontenterà, come il cane, di una pacca sulla testa e non accetterà positivamente i rimproveri. L'unico modo per addestrare un gatto è contare sul rinforzo positivo, ovvero premiarlo con snack, bocconcini e lodi quando farà il gesto giusto.

Per esempio, se vogliamo addestrare il gatto a stare seduto, dobbiamo prendere in mano il bocconcino/snack e stargli di fronte, dicendo “Seduto” e facendogli comprendere qual è la posizione da assumere. Appena il gatto si siede occorre dargli subito il bocconcino.

Ripetere questo procedimento almeno due volte al giorno creerà un'associazione positiva, che porterà il Micio (con il tempo) a rispondere anche solo al comando, senza necessariamente ricevere il premio.

26 Febbraio 2019
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spazzolare il pelo dei gatti è molto importante

Spazzolare il pelo dei gatti: benefici e consigli tecnici

Non tutti lo sanno, ma il manto non serve solo a scaldare il nostro amico a quattro zampe: è anche una parte fondamentale del suo corpo, da curare con attenzione per garantire il suo benessere. Per questo spazzolare il pelo dei gatti è molto importante, sotto diversi punti di vista.

Si tratta di una pratica salutare sia per i gatti a pelo lungo che per quelli a pelo corto: serve a sciogliere eventuali grovigli e soprattutto a rimuovere lo sporco, il grasso e i peli caduti per via del ciclico rinnovo del manto.

Quest'azione di rimozione aiuta a prevenire i boli, ovvero gli ammassi di pelo non digeriti che il gatto tende poi a sputare, tossire o vomitare e che possono persino provocare dei blocchi intestinali.

L'azione della spazzola o del pettine stimola poi la circolazione sanguigna, migliorando le condizioni generali del derma e rimuovendo le cellule morte.

Guardando il quadro generale, inoltre, quando si spazzola regolarmente il pelo del gatto si ha la possibilità di tenere sotto controllo le condizioni della sua pelliccia.

Questo permette di scovare in tempo i parassiti, di trovare ferite prima che si infettino e persino di identificare segni di stress e di malattie del tratto digerente. Caduta di pelo, opacizzazione e alopecia possono infatti indicare che il gatto è nervoso, o che non è nutrito correttamente.

Per quanto riguarda il corretto spazzolamento, per i gatti a pelo lungo bisogna usare una spazzola con setole ultradelicate mentre per i gatti a pelo corto servirà un pettine in metallo. In entrambi i casi occorre muoversi con delicatezza, iniziando dall'addome per poi spostarsi alle zampe e al dorso, fino a concludere con la testa.

Bisogna sempre fare attenzione a seguire la direzione in cui crescono i peli: spazzolare contropelo provoca infatti una sensazione spiacevole, che può portare il gatto a fuggire. Dopo la spazzolatura è consigliato accarezzare il gatto con un panno di camoscio, che oltre a rimuovere ulteriori peli caduti darà lucentezza all'intero manto.

19 Febbraio 2019
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gatto stressato

Gatto stressato: i segnali

Se il tuo gatto assume comportamenti diversi dal solito, è più svogliato o tende a leccarsi di più, potresti facilmente pensare ad un problema alimentare o ambientale, al calore in arrivo e altre patologie che lo portano a cambiare radicalmente il suo umore.

Contattare il veterinario è sempre giusto, poiché il problema di salute è sempre in agguato, ma spesso non si tratta di una malattia fisica quanto proprio umorale: semplicemente stress, proprio come quello che avvertiamo noi umani.

Un gatto stressato manda segnali che, purtroppo, sono fraintendibili come sintomi di altre malattie, ma in definitiva potrebbe trattarsi proprio di uno stato d’ansia, di noia o di reazione a cambiamenti, come trasferimenti, cambi di casa o modifiche della routine quotidiana che portano il felino a subire un calo d’umore.

Anche per loro esistono diversi stadi di stress, e un gatto un po’ stressato rispetto ad un gatto molto stressato si comporta in maniera molto differente.

Gli atteggiamenti e le caratteristiche fisiche di un gatto leggermente stressato sono: pupille normali o parzialmente dilatate; orecchie leggermente abbassate; postura da poco tesa a tesa; mento non poggiato a una superficie; miagolio triste; esplorazione eccessiva della gabbia; coda tenuta intorno al corpo, ma non aderente.

Un gatto molto stressato è facilmente riconoscibile da: pupille molto dilatate; postura di chiusura in sé stesso, con pelo, corpo e testa appiattiti; coda avvolta intorno al corpo; soffio di minaccia quando viene avvicinato; rintanato in fondo alla gabbia per essere lasciato solo; respirazione accelerata e tremore.

Se riconosci questi segnali, il veterinario resta il tuo migliore alleato per capire cosa sta turbando il tuo gatto e come tranquillizzarlo. Se non si tratta di un malessere fisico, dovresti rivedere la gestione casalinga della sua vita ed eventualmente provare con dei tranquillanti naturali, come i fiori di Bach o altri integratori alimentari che solo un professionista può consigliarti.

3 Febbraio 2019
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