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Tra curiosità e consigli utili, manteniamo alto il livello di pucciosità!

gatto arancione

Gatto arancione: caratteristiche e curiosità

I gatti sono fra gli animali domestici più amati, felini particolarmente affascinanti, dalle infinite varietà e combinazioni di colore. Una delle varietà più amate è sicuramente il gatto arancione.

Il loro legame tra gatto e uomo è assai antico: si consideri infatti che vennero addomesticati dagli egizi molto prima dei cani, già nel IV millennio a.C. Questa ed altre civiltà del nord Africa ne fecero col tempo dei veri e propri simboli religiosi, sacri e da venerare.

Di gatti ne esistono un’infinità di varietà e combinazioni di colore, date dai mille incroci possibili. Talvolta, le varietà genetiche fanno sì che anche all’interno della stessa cucciolata ce ne siano di estremamente diversi. Il colore però non deve essere identificato con la razza, che è cosa ben diversa. A definire quest’ultima sono invece caratteristiche fisiologiche e genetiche di altra natura. Così, è possibile imbattersi in gatti del medesimo colore ma di razze totalmente diverse.

Una delle varietà cromatiche più amate e ricercate è senza dubbio il gatto arancione. Sebbene non esistano verità scientificamente attestate a determinare un legale fra colore e carattere del felino, molti appassionati sono convinti che che i gatti arancioni siano i più affettuosi e socievoli. A loro vengono anche associate altre qualità “caratteriali”, come la dolcezza e la pigrizia.

Sembra che adorino per natura le coccole, ma che non amino essere presi in braccio. E’ opinione diffusa che i gatti arancioni risultino tutti di sesso maschile, anche se si tratta di una notizia falsa. La combinazione cromosomica porta sì a generare in prevalenza cuccioli maschi, ma è altresì vero che il 30% nasce comunque femmina. Dato certo è invece che i gatti arancioni vengono adottati più facilmente degli altri.

A favorire il feeling potrebbe essere la costante presenza di questo felino nella cultura popolare. E’ arancione Garfield, il protagonista indiscusso dei fumetti anni ‘80, poi diventato anche un “divo” di tv e cinema. Ma di tale varietà cromatica si parla anche nel Vangelo, con la leggenda che vuole far risalire il comune segno di “M” idealmente tracciato sul pelo di molti felini arancioni a un bacio della Madonna.

Il personale di Zoo Service, nei vari punti vendita, è sempre a disposizione per eventuali chiarimenti e suggerimenti per l'acquisto dei prodotti adeguati alle singole esigenze di ogni animale.

23 Ottobre 2018
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coniglio

Come prendersi cura di un coniglio

Negli ultimi anni, trovandosi a scegliere quale animale accogliere in casa, sono sempre di più le persone che decidono di andare oltre la “tradizione” del cane e del gatto, preferendo adottare un coniglio.

Affettuoso, simpatico e dolce, si tratta di un ottimo animaletto da compagnia. Sebbene le sue dimensioni potrebbero far pensare che allevarlo sia estremamente semplice, prendersi cura di un coniglio si rivela – nel tempo - una faccenda tutt’altro che sbrigativa: occorre infatti trovargli la tana più adatta, gestirne correttamente l’alimentazione e monitorare costantemente lo stato di salute.

La scelta della gabbietta – ad esempio – è un atto che richiede particolari attenzioni. Sarà lì, infatti, che l’animaletto passerà gran parte delle sua giornate e occorre quindi che sia ampia e confortevole. Le più adatte sono quelle che misurano almeno 70x50x50 centimetri, ma in commercio se ne possono trovare di tutte le forme e dimensioni. Al suo interno è necessario che sia sempre presente una vaschetta ad hoc in cui il coniglio potrà fare liberamente i propri bisogni, lasciando pulito il resto della gabbietta. Deve essere riempita di trucioli pressati e va ripulita quotidianamente. Da non dimenticare assolutamente un abbeveratoio di almeno mezzo litro, una ciotola in cui lasciare il mangime e un panno di cotone con funzione di “cuccia”, che permetta all’animale di riposare serenamente durante la notte.

Un capitolo a parte riguarda invece l’alimentazione: il coniglio va nutrito con frutta (senza semi) e determinati tipi di verdure. Da evitare assolutamente la frutta secca.

Per garantire la salute dell’animale è necessario prevenire alcune malattie a carattere infettivo come la mixomatosi. A tal proposito diventa di fondamentale importanza la vaccinazione, le cui tempistiche e cadenze devono essere concordate con il medico veterinario.

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19 Ottobre 2018
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abituare il cane a dormire nella cuccia

Come abituare il cane a dormire nella cuccia

Prima regola per convivere con un cane: dare delle regole. Il cane è un animale domestico e come tale ha bisogno di essere educato sin da cucciolo. Adottare un cane di pochi mesi significa “tollerare” alcune problematiche che soltanto con grande pazienza possono essere superate. Per esempio, come abituare il cane a dormire nella cuccia?

Abituare un cucciolo a dormire nella sua cuccia è importantissimo. Non solo per l’igiene, ma anche dal punto di vista dell’educazione: il padrone, che per il cane è il capobranco sta in alto, sul letto, mentre lui nella sua cuccia. È anche questione di convivenza, ognuno con i propri spazi, sia cane sia padrone.

Che sia cucciolo o un cane adulto, abituare il cane a dormire nella cuccia richiede tempo e qualche trucchetto. Il rinforzo positivo è sempre la soluzione giusta. Il cane deve imparare a considerare la sua cuccia come una “scelta positiva” che verrà premiata dal padrone.

Quindi armati di biscotti, il primo passo è scegliere una frase o una parola per esempio “cuccia” o “vai a cuccia” da associare poi al gesto di indicare la cuccia, appunto, o avvicinarsi alla cuccia in modo da farsi seguire. Una volta che il cane sarà salito sopra, premiarlo con il biscotto. Lui assocerà il suo stare nella cuccia al comando e quindi al biscotto.

Le prime volte sarà necessario ripetere più volte questo esercizio, avvicinandosi alla cuccia e premiando il cane con crocchette e biscotti. Piano piano, andranno eliminati i premi per passare alle sole coccole, che fungeranno da rinforzo positivo.

Il trucco è non farsi impietosire dai lamenti del cucciolo o dagli sguardi languidi del cane adulto che preferirebbe saltare sul letto. Quindi anche il “capobranco” dovrà ricordare i motivi per cui è meglio abituare il cane a dormire nella cuccia: salvaguardare i propri spazi, evitare che il cane utilizzi il letto come meglio crede (portando cibo, giochi sopra il letto) e ricordare che nonostante sia un cane ben curato e pulito, il letto va difeso da batteri e cattivi odori.

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3 Ottobre 2018
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cute irritata cane

Cosa fare se il cane ha la cute irritata?

Le cause della cute irritata del cane possono essere di varia da natura: cattiva alimentazione, sensibilità ad alcuni prodotti, allergie, presenza di parassiti, infezioni o dermatiti.

Cosa fare se il cane ha la cute irritata?

Il primo consiglio è di non trascurare i sintomi e i primi fastidi. Una infezione o una dermatite curata in tempo può evitare al cane molti problemi e lunghi trattamenti.

La dermatite è una delle malattie che più spesso colpiscono la cute dei cani. Può dipendere da diversi fattori e il sintomo più comune è il classico prurito, oltre a segni come lesioni o chiazze che questo tipo di patologia può provocare se non trattata.

Tra i vari tipi di dermatite, il veterinario riconoscerà se si tratta di quella acuta, allergica, atopica. Una volta individuati i sintomi, le cause e definita la tipologia di dermatite, potrebbe essere necessario far assumere al cane antibiotici, antinfiammatori o antistaminici.

Ma nei casi meno gravi basterà effettuare al cane un particolare lavaggio per lenire il prurito e i le fastidiose lesioni provocate dal continuo grattarsi. A questo proposito, un ottimo prodotto è ICF Leniderm Shampoo, studiato per il lavaggio sia di animali sani sia di quelli soggetti ad arrossamenti causati da dermatiti pruriginose.

In particolare, lo shampoo è composto da elementi come l’avena che hanno un effetto lenitivo, e altri elementi che hanno un effetto ammorbidente e idratante come l’olio di cartamo, la lanolina e la betaina.

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28 Settembre 2018
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viaggiare con il cane

Viaggiare con il cane sui mezzi pubblici: le regole

Viaggiare con il cane sui mezzi pubblici si può. Ma per farlo è bene conoscere tutte le corrette norme di comportamento da mettere in pratica.

Ogni mezzo ha le sue caratteristiche: ci sono molte differenze tra un viaggio in nave e un viaggio in aereo e le regole riguardanti treni e autobus cambiano in base al Paese in cui si ci trova.

In Italia, per esempio, il cane può salire sugli autobus se è di taglia medio-piccola, perché può essere facilmente preso in braccio. Se invece si tratta di un cane di taglia grande il conducente può rifiutare la salita a bordo per evitare che dia fastidio agli altri viaggiatori.

Se si vuole viaggiare con il cane in treno o in metropolitana la taglia non conta, ma sui regionali e sulle metropolitane il cane non può salire negli orari di punta, mentre sui treni nazionali esistono cuccette apposite.

In generale, è necessario che ci sia un solo amico a quattro zampe per persona, sempre con museruola e guinzaglio o trasportino. Ricordati anche che su questi mezzi di trasporto i cani pagano il biglietto, seppur ridotto.

Se si vuole viaggiare con il cane in nave, per quanto riguarda i traghetti non ci sono grossi problemi: pagando un biglietto ridotto dovrai si dovranno rispettare le normative igieniche e accettare il fatto che se Fido è di taglia grande non potrà condividere con la cabina, ma dovrà stare in un'apposita zona della nave.

Mentre per accedere accedere alle aree comuni, il cane dovrà essere tenuto al guinzaglio e con la museruola. Per quanto riguarda le crociere, invece, in generale non accettano cani, per questo è importante leggere prima le condizioni riguardo i quattro zampe.

Infine,  per viaggiare in aereo, il cane deve avere il suo libretto sanitario e per essere imbarcato deve essere posizionato in un apposito trasportino.  I cani di taglia grande generalmente viaggiano in stiva, mentre quelli di taglia piccola possono essere accettati in cabina, a patto che non ce ne siano più di tre sullo stesso volo.

24 Settembre 2018
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traslocare con il cane

Il trasloco a misura di cane: consigli per superare il cambiamento

Il cane ama l’avventura e il gioco, ma è un animale molto abitudinario. Guai a togliergli la sua cuccia, la sua coperta o il gioco preferito. Per questo motivo quando abbiamo in programma di cambiare casa, è bene organizzare un trasloco a misura di cane.

Il trasloco, in generale, è un momento impegnativo e stressante. Per il cane potrebbe esserlo ancora di più se non gli si riservano particolari attenzioni. Il cibo, gli odori della vecchia casa e i giocattoli non dovranno mai mancare in tutto il periodo del trasloco. Ecco alcuni consigli utili su come affrontare il trasloco con un cane.

Il trasloco come momento condiviso

Prima di trasferirsi nella nuova abitazione, nel nuovo quartiere o addirittura nella nuova città, è assolutamente consigliato coinvolgere il cane durante i “lavori in corso”. Ogni volta che si ha l’occasione è importante portare il cane con sé e iniziare a fargli conoscere la nuova casa. Sarà un buon punto di partenza per fargli accettare il cambiamento.

Durante queste soste nella nuova casa, non fargli mancare cibo, acqua e giochini. Grazie a questi oggetti che utilizza nella sua quotidianità, vivrà più positivamente il cambiamento in corso.

Con i cani la parola chiave è “condividere”: amano condividere con il padrone momenti e giochi, ovunque loro siano. Per questo, anche nel momento di fare scatoloni e svuotare la vecchia casa, è una buona idea lasciare che il cane odori, esplori e si muova liberamente in mezzo a noi.

È da tenere a mente che i cani percepiscono il nostro disagio e il nostro nervosismo, quindi non c’è da stupirsi se mostreranno comportamenti diversi dal solito. L’importante è non fargli mancare i consueti appuntamenti: le passeggiate, il gioco, le coccole.

Casa nuova, vecchie abitudini

Una volta fatto il trasloco, la parte più impegnativa è superata, ma non quella più difficile. Per il cane il cambiamento sarà forte, soprattutto se si tratta di cambiare quartiere, quindi la zona delle passeggiate, l’angolo in cui dormiva, gli odori. Tutto sarà diverso, ma sta al padrone cercare di comprendere i suoi atteggiamenti e regolarsi di conseguenza, senza forzarlo.

Gli odori vecchi, della sua cuccia, del suo gioco preferito o della copertina, saranno l’elemento positivo per il cane. Per questo è assolutamente sconsigliato cambiare cuccia o giochi nella frenesia del cambiamento. Sarà questo a velocizzare la sua capacità di ambientazione.

Dopo aver sistemato la casa, è importante dedicare al cane un angolo fisso. Sarà lui a fare capire al padrone dove preferisce rifugiarsi, lasciamolo fare. Infine, non dimenticare di cercare un veterinario nelle vicinanze.

14 Settembre 2018
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alimentazione gatto

Cibi tossici e pericolosi per i gatti

L'alimentazione dei gatti che vivono con noi in casa è fondamentale. Spesso abituiamo i nostri animali domestici a mangiare il nostro cibo. Eppure, per quanto consolidata sia questa abitudine è bene ricordarsi che esistono dei cibi tossici e pericolosi per i gatti, alcuni dei quali davvero insospettabili. Quali sono? È presto detto.

Aglio, cipolle e scalogno

Questi cibi possono causare dei danni ai globuli rossi del gatto, portando a gravi forme d'anemia. In più sono velenosi se consumati in grandi quantità o in forma concentrata.

Uova crude, carne cruda e ossa

Proprio come gli umani, il consumo di uova crude o carne cruda può portare all'avvelenamento da salmonella o escherichia coli. Il gatto potrebbe avere diversi disturbi gastrointestinali, tra cui alcuni molto gravi. In più, sono assolutamente da evitare le ossa, che possono portare al soffocamento o lesionare il tratto digestivo.

Cioccolato e caffé

Niente cioccolato, mai: contiene delle sostanze, chiamate metilxantine, che possono causare vomito e diarrea, tremori, aritmia e convulsioni. Le stesse sostanze si trovano anche nel caffè, che è perciò da evitare.

Alcolici

L'ingestione di alcolici o di alimenti che contengono alti contenuti d'alcol possono essere pericolosi per il tuo gatto. Tra le conseguenze si ritrovano vomito, disorientamento, problemi di respirazione, coma e persino la morte.

Impasto crudo del pane, latte e derivati

L'impasto crudo si espande nello nello stomaco e può portare a occlusioni intestinali e soffocamento, mentre il latte e i suoi derivati possono causare gravi problemi gastrointestinali.

Uva e uva passa

Non è chiaro il motivo, ma uva e uvetta possono portare a un rapido sviluppo dell'insufficienza renale. Possono inoltre provocare problemi all'apparato digerente, con conseguenze anche molto gravi.

Ad ognuno il suo cibo

Se nella stessa casa convivono cane e gatto è meglio tenere separate le ciotole. Questo perché i cibi per gatti contengono taurina, essenziale per vivere a lungo senza sviluppare malattie cardiache, problemi di vista e dentali.

7 Settembre 2018
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gatto grigio carino 1339 7662

Come educare il gatto alla lettiera

A partire dalla quarta settimana di vita, per il gatto, cercare un posto dove nascondere i propri bisogni, è istintivo. Se la natura non dovesse fare il suo dovere, però, è necessario seguire alcuni consigli per educare il gatto alla lettiera.

Il motivo per cui i gatti nascondono i propri bisogni dipende dal loro desiderio di sfuggire a prede e predatori che potrebbero sentire i loro odori. Il gatto addomesticato, conserva lo stesso istinto. Per questo è necessario seguire alcune regole per far sì che “accetti” la lettiera come luogo prescelto.

Prima di tutto, la lettiera deve essere abbastanza grande e profonda per consentire al gatto di girarsi, muoversi e scavare al suo interno.

In quanto alla posizione in casa: non deve essere messa accanto alle ciotole in cui il gatto mangia, ma in un posto intimo, appartato e facilmente accessibile.

Proprio perché il suo obiettivo sarà quello di nascondere i suoi odori, la lettiera va pulita quotidianamente e va cambiata la sabbia almeno una volta alla settimana. Durante la pulizia, è consigliabile non utilizzare prodotti dall’odore forte che potrebbero infastidire il gatto.

Come abituare il gatto alla lettiera?

Per i gatti più testardi, i primi tempi saranno complicati, ma con pazienza si riuscirà nell’impresa. Individuare il punto in cui il gatto “preferisce” fare i bisogni, potrebbe essere utile per stabilire il luogo in cui posizionare la lettiera. A volte sono proprio gli animali a consigliarci la mossa giusta.

Se il gatto dovesse continuare a fare i bisogni sul pavimento, bisognerà prenderlo e portarlo nella lettiera nel momento in cui li sta facendo. È un comportamento utile finché il fatto non assocerà il comportamento all’oggetto. Infine, una volta associato il comportamento, quando il gatto farà i suoi primi bisogni nella lettiera andrà premiato secondo quella che è definita la tecnica del rinforzo positivo.

17 Agosto 2018
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stitichezza cani

Stitichezza nei cani: l’importante è riconoscere le cause

Proprio come gli uomini, anche gli animali a quattro zampe possono avere problemi all'intestino, come occlusioni o stitichezza. Dall'episodio sporadico a quello più grave, l’importante è riconoscere le cause e trovare rimedio.

La stitichezza nei cani può dipendere da diversi fattori che vanno dalla mancanza di idratazione alla scarsa attività fisica o da una cattiva alimentazione. Il sintomo più evidente: il cane avrà difficoltà ad eliminare le feci.

Ma quando si parla di stitichezza, il cane può presentare altri disturbi come: feci più piccole e scure, di consistenza molto dura, feci con sangue, perdita di appetito e di peso, addome gonfio. A questi si aggiungono ancora episodi di vomito, segnali di dolore quando defeca.

Davanti a questi sintomi, l’importante è scoprire la causa della stitichezza. Una ciotola d’acqua sempre a disposizione, cambiare il cibo se si nota una particolare intolleranza e far svolgere attività fisica al cane, sono le basi per mantenere in salute il proprio animale a quattro zampe.

Nella cura della stitichezza, per un periodo di tempo e finché i disturbi non sono diminuiti, è importante fare più attenzione all’alimentazione e introdurre mangimi o cibi con più fibre per stimolare l’intestino. La mancanza di fibre, infatti, può essere una delle cause della stitichezza nei cani.

Esistono altri rimedi “casalinghi” per aiutare il cane a stare meglio, ad esempio, arricchire il pasto con un cucchiaino d’olio d’oliva. Anche la zucca è un ottimo rimedio naturale perché contiene grandi quantità di fibre e acqua. Il consiglio è di aggiungerne un cucchiaino ogni quattro chili di peso, due volte al giorno. L’aceto di mele e la fibra di cocco favoriscono la digestione e regolarizzano l’intestino, mentre il succo di aloe vera puro ha molti vantaggi per il cane, per depurare l’organismo.

Sicuramente, ma questa è una regola che vale in generale, un rimedio contro la stitichezza è l’esercizio fisico: un cane in movimento è un cane in salute. L’attività stimola l’organismo e come diretta conseguenza dell’esercizio vi è il bisogno di idratazione, che si sa è un’ottima soluzione per la stitichezza.

Se i sintomi del cane dovessero peggiorare e durare più di due o tre giorni, le cause potrebbero essere più gravi, per questo si consiglia di rivolgersi ad un medico veterinario che ne scoprirà la causa e potrà trovare una cura e l'alimentazione adatta.

7 Agosto 2018
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viaggiare in aereo con il cane

Viaggiare in aereo con il cane: regole da seguire

Il cane è il compagno più fedele e, come ogni buon amico che si rispetti, merita un posto accanto al suo padrone sull’aereo che lo porterà in vacanza. Ma quali sono le regole da seguire per volare verso mete lontane insieme al proprio socio a quattro zampe?

Molte sono le compagnie aeree che permettono di portare con sé il proprio cane, e ognuna ha le sue norme. Solitamente sono ammessi in cabina i cani fino a 6, 8 o 10 kg, a seconda appunto della compagnia prescelta. Volare con cani di taglia mini è più semplice, poiché possono viaggiare in cabina insieme al padrone. Il trasportino in cui l’animale andrà alloggiato va collocato sotto al proprio sedile oppure sotto a quello del passeggero davanti; può essere morbido o semirigido, avere il fondo impermeabile ed essere rivestito con una fodera assorbente. Il peso massimo consentito comprende anche quello del trasportino e dell’eventuale cibo in esso contenuto. Purtroppo, però, non è possibile aprire il trasportino durante il volo.

Più stressante è il trasporto per i cani di taglia media e grande, poiché questi dovranno viaggiare in stiva, insieme agli altri bagagli. Per questo motivo è importante scegliere un trasportino dalle dimensioni adeguate, che non sia tanto piccolo da non consentire all’animale di potersi muovere agevolmente, e nemmeno tanto grande da farlo urtare contro le pareti e il soffitto del kennel in caso di turbolenze. È bene anche farsi assicurare dal personale di volo che la stiva sia climatizzata e pressurizzata. Prima di partire è opportuno fare in modo che il proprio amico a quattro zampe si abitui a stare nel trasportino e ci si senta a proprio agio. Si può anche provare a spruzzarci dentro uno spray ai feromoni, sostanze naturali che agiscono da calmanti. I trasportini che non rispettano le misure adeguate non saranno accettati.

Alcune compagnie aeree non consentono il trasporto di cani sedati o appartenenti a razze considerate pericolose. Inoltre, i cuccioli più piccoli di 3 mesi, che non hanno ancora fatto il vaccino anti-rabbia, non possono volare in Europa.

Oltre a queste norme di massima, comunque, è bene ricordare che ogni compagnia aerea ha un proprio specifico regolamento sul trasporto degli animali, che si consiglia di leggere attentamente prima di mettersi in viaggio.

20 Luglio 2018
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cane e padrone

Cane e padrone: le regole per una buona comunicazione

"Quando le persone conversano con i cani, sono generalmente i cani che apportano al dialogo un po’ di calore umano”, scrive l’autore di aforismi Louis Savary. Ma quali sono le regole da seguire per instaurare un buon dialogo con il proprio amico a quattro zampe?

Innanzitutto, per iniziare a stabilire un contatto con il proprio cane è necessario attirare la sua attenzione chiamandolo per nome, accompagnando tale richiamo con la gestualità. Infatti, poiché i cani sono particolarmente sollecitati dagli stimoli visivi, salutarli per esempio muovendo un braccio può rivelarsi un gesto molto utile per attrarli a sé.

Sebbene i cani siano animali particolarmente intelligenti, fanno fatica a distinguere le parole che presentano un suono simile. Per questo motivo si consiglia di scegliere parole brevi, e di utilizzare sempre le stesse in associazione a un determinato gesto visivo, anche questo sempre uguale, per ogni ordine particolare che si intende impartire al cane.

Molto importante, quindi, è ricorrere al cosiddetto rinforzo positivo, che consiste in una ricompensa che ha lo scopo di premiare il cane quando esegue un ordine che gli è stato impartito. Lo si può gratificare con premi golosi come per esempio uno snack, ma anche e soprattutto con carezze accompagnate da parole affettuose.

Se il cane fa qualcosa di sbagliato, come per esempio salire sui letti, abbaiare esageratamente o urinare in casa, prima di sgridarlo è bene accertarsi che abbia ben appreso i comandi basilari dell’addestramento e che non soffra di disturbi di stress o di qualche altra patologia. Un rimprovero particolarmente duro, infatti, potrebbe suscitare nell'animale paura e comportamenti aggressivi.

Buona norma è ripetere costantemente al proprio amico a quattro zampe i comandi che ha già acquisito aggiungendone di nuovi, per stimolarlo tramite un allenamento costante della sua ricettività e della sua memoria.

Per essere certi che il cane abbia compreso ciò che gli è stato comunicato, e per capire che cosa il cane a sua volta intenda comunicare, è molto utile osservarne i movimenti corporei. Se drizza le orecchie vuol dire che è attento, se agita la coda e muove il sedere in modo tranquillo significa che è felice, se inclina la testa da un lato è segno che sta comprendendo quello che gli si sta dicendo. I segnali corporei utilizzati dai cani sono molto soggettivi, per cui è bene imparare a riconoscere quelli del proprio amico a quattro a zampe dedicandogli tempo, pazienza, affetto e cure amorevoli.

16 Luglio 2018
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tappetini rinfrescanti

Tappetino rinfrescante: la soluzione ideale per prevenire il colpo di calore nei cani

Il colpo di calore può sopravvenire in seguito ad una attività motoria particolarmente intensa, a causa di una forte emozione, ma anche semplicemente in seguito a una prolungata esposizione dell'animale al sole.

Il tappetino rinfrescante è la soluzione ideale per proteggere i nostri amici cani dal grande caldo estivo e dall'evenienza di un colpo di calore. Per scongiurare questo pericolo è bene correre ai ripari utilizzando precauzioni che permettano all'animale di rinfrescarsi abbassando la sua temperatura interna, sino alla normalità.

Nell'uomo grazie alla sudorazione si elimina calore e si rinfresca la pelle. I cani non posseggono invece molte ghiandole sudoripare. Per lo più eliminano il calore e raffreddano il corpo surriscaldato principalmente attraverso la bocca e le narici. È facile per questo che incorrano nel famigerato colpo di calore o ipertermia, una condizione dovuta a un eccessivo e prolungato aumento della temperatura interna dell'animale, oltre i valori norma. Uno sei segni dell'aumento della temperatura interna è l'aumento della respirazione. Il cane inizia ad ansimare sempre più velocemente, nel tentativo di espellere il calore in eccesso. Queste condizioni si verificano più facilmente nei periodi estivi e nelle giornate di caldo intenso, ed è per questo che è consigliato l'utilizzo del tappetino refrigerante.

Il tappetino rinfrescante, presente in offerta per il mese di luglio presso tutti punti Zoo Service, è la soluzione ideale per rinfrescare il cane e prevenire il colpo di calore. Il suo funzionamento non richiede una fase di raffreddamento in frigo, né l'attacco a una presa di corrente elettrica. La presenza di un particolare gel interno, totalmente atossico per i cani in caso di accidentale ingestione, lo rende capace di rinfrescare il cane per semplice contatto col corpo. Il cane accaldato dalla calura estiva avrà a disposizione un luogo tutto suo per rinfrescarsi e stare bene nonostante il caldo. Immediatamente capirà che quel tappetino è davvero utile per riposare e godere delle belle giornate in totale tranquillità.

L'offerta di Zoo Service del mese di luglio per i tappetini rinfrescanti vi permetterà di acquistare questo prodotto ad un prezzo speciale.

Per offrirvi sempre maggiore comodità, potete ordinare il tappetino anche con il nostro servizio a domicilio attivo in tutta la città di Palermo, chiamando i numeri:

11 Luglio 2018
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